Blog Dott. Vincenzo Esposito

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Danni da vaccinazione contro il covid: blocco dell'interferone alfa

DANNI DA VACCINAZIONI CONTRO IL COVID BLOCCO DELL’INTERFERONE ALFA


L'interferone è una citochina ( per la definizione di citochina vedi cosro di immunologia din base su questo stesso blog ) fu scoperto nel 1957 dal virologo britannico Alick Isaacs e dal suo collega svizzero Jean Lindenmann.[2] Venne chiamato "Interferone" perché essi notarono che in qualche modo interferiva con il virus che attaccava la cellula sotto esame. L'interferone venne isolato e si notò che era capace di proteggere le cellule da ulteriori infezioni virali, mostrando proprietà biologiche come l'inibizione della crescita virale, della moltiplicazione cellulare e varie attività immunomodulatorie
INTERFERONE GAMMA UMANO
INTERFERONE BETA UMANO
  Esistono tre tipi di interferoni che comprendono quattro classi principali :
tipo I che sono gli interferoni alfa e beta il cui gene sta sul cromosoma 9
tipo II che è il tipo gamma il cui gene si trova sul cromosoma 12
tipo III che il tipo lambda il cui gene si trova sul cromosoma 19
tipo IV scoperto da poco e sul quale si hanno poche informazioni .
  Gli interferoni di tipo I svolgono un ruolo potente nella risposta immunitaria innata naturale a più  fattori di stress ed hanno quindi un grosso valore terapeutico come farmaci nel trattamento di svariate malattie : infezioni virali , tumori solidi, disturbi mieloproliferativi , neoplasia del sangue , malattie autoimmuni come la sclerosi multipla .
 In sintesi essi sono importanti per :
immunità antivirale
immunità antitumorale
regolazione genica
  Le cellule che producono l’interferone o gli interferoni sono le cellule dendritiche
    Questa è una cellula dendritica normale
  Esse migrano nel sistema linfatico nella sua interezza ed in particolare nei polmoni e sotto la cute
  Questa foto mostra le cellule dendritiche normo-funzionanti ed al centro delle tre , una che è compromessa nella sua funzione inquanto è immunocompromessa
 E’ questo che accade alla principale fonte di difesa del sistema della immunità innata quando ci viene iniettato un vaccino geneticamente modificato .
 Imprimiamoci bene in mente questa immagine per dire no ad altri richiami come unica risposta di politica sanitaria alla endemia da covid .
 Queste cellule rispondono ad una infezione virale aumentando bruscamente la produzione di IFN di tipo I che a loro volta svogono un ruolo fondamentale nel controllo della proliferazione virale che nella produzione di anticorpi .
  Ovviamente ci sono anche altre cellule del sistema immunitario che producono intererone e queste sono macrofagi e linfociti
  La sequenza di foto serve a mostrare il macrofago in azione
  Come farmaco l’interferone è utile contro : le complicanze della epatite c , la onfezione da citomegalovirus , il virus ebola ed il virus dell’herpes .
  Non si capisce perché non dovrebbe funzionare con il coronavirus .
  Questa molecola ha effetti diretti di capitale importanza : arresto del ciclo cellulare ( pensiamo , oltre che alla infezione virale , all’arresto del ciclo cellulare della cellula tumorale ) ,la induzione della differenziazione cellulare , con il vantaggio di aiutare la differenziazione delle cellule b e t che combattono le infezioni e di modificare quello delle cellule tumorali .
  Inoltre attivano la apoptosi , cioè il suicidio cellulare  ( sarà  oggetto del prossimo articolo ).
  Abbiamo detto che sono molte le molecole di interferone prodotte dal nostro organismo all’inizio dell’articolo .
  Uno , in particolare , ha una grandissima importanza , ed è indicato come IRF9
  E’ la arma biologica innata e naturale contro il cancro poiché ha effetti antiproliferativi e avviando una cascata di reazioni con altre molecole del sistema della immunità innata innescando la apoptosi . ( vedi prossimo articolo ).
  Vedremo successivamente che la vaccinazione ha provocato la produzione di microRNA che limitano la espressione della IRF9 e quindi fanno migliorare la proliferazione e la invasione delle cellule del cancro al seno in esperimenti in vitro
  La conclusione a cui giungono i ricercatori è la seguente :
la soppressione dell’interferone IRF7  ed IRF9 ATTRAVERSO LA VACCINAZIONE E LA SUCCESSIVA PRODUZIONE DI PROTEINE SPIKE E’ ESTREMAMENTE PREOCCUPANTE PER IL CONTROLLO A LUNGO TERMINE DEL CANCRO NELLE POPOLAZIONI INIETTATE CON IL VACCINO GENETICO
  Concludiamo questo articolo sull’interferone ed il suo blocco dopo vaccinazione riferendo di un fenomeno la cui eziologia non è stata ancora compresa : presenza di un numero sorprendente di persone che hanno anticorpi neutralizzanti cioè che bloccano la produzione del loro interferone .
 Questo , paradossalmente , potrebbe portare ad una maggiore suscettibilità alla infezione da covid-19 nelle due settimane successive alla somministrazione del primo vaccino , figuriamoci con tre richiami .
  Seguite il blog
  I prossimi articoli saranno :
1-cosa è la apoptosi
2-produzione di microRNA dopo vaccinazione ed altri argomenti a seguire
      NON  A NUOVE VACCINAZIONI !!!!!!  




2 commenti
Voto medio: 125.0/5
Laura Curti Giardina
2022-10-03 21:15:07
Grazie per la preziosa illuminazione.
Clizia d’Angelo
2022-09-25 21:45:16
Interessantissimo, come sempre. Apre strade anche all’interpretazione della comparsa repentina di tumori post vaccino e ai tentativi di rallentarne il decorso. Io non riesco a vedere le foto però. Proverò da un altro computer. Grazie
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